Che cosa è uno scanner intraorale : è un dispositivo che esegue una scansione del cavo orale, tramite una “micro telecamera”, per creare un modello delle arcate dentali . Sostituisce le tradizionali impronte con il cucchiaio ma non solo. Questi apparecchi sono ormai sempre più diffusi negli studi odontoiatrici moderni e trovano impiego nelle diverse branche dell’odontoiatria come : conservativa, protesi, ortodonzia, chirurgia e durante la prima visita per coinvolgere e rendere partecipe il paziente mostrando le immagini della sua bocca in tempo reale sul monitor del riunito. Come funziona lo scanner intraorale : lo scanner permette di eseguire una scansione digitale e tridimensionale delle arcate dentarie del paziente. L’operazione si svolge semplicemente passando lo scanner, simile a una penna, all’interno della bocca in prossimità dei denti e delle strutture anatomiche ad esso adiacenti. Questa scansione ha come risultato un rendering 3D che può essere esplorato in tutte le dimensioni. I dettagli anatomici che rivela sono, quasi sempre, molto più accurati rispetto alla tradizionale impronta (il sanguinamento è un ostacolo ). Per i pazienti i vantaggi sono in primis , la procedura con lo scanner intraorale ha un comfort decisamente maggiore rispetto alla presa dell’impronta realizzata con i cucchiai e inoltre permette di ridurre i tempi di attesa per la realizzazione di protesi fisse, in quanto le scansioni vengono inoltrate in tempo reale al laboratorio odontotecnico che riceve immediatamente il file dell’impronta grazie al cloud e può valutarne la qualità in tempo reale con il paziente ancora seduto sulla poltrona dell’odontoiatra. Questo permette all’operatore di fare modifiche o ricatturare specifiche aree dell’impronta, senza dover richiamare il paziente per un secondo appuntamento. Con lo scanner oggi noi raccogliamo le informazioni 3D del paziente durante un primo appuntamento, che prevede scansione intraorale e scansione facciale . I dati raccolti sono rielaborati in un software di CAD e le modellazioni derivate, insieme ai dati di partenza del paziente, sono caricati su un software di Intelligenza Artificiale (in cloud) che restituisce in meno di 10 minuti un set completo di files segmentati in modo automatico e perfettamente allineati. In questo modo e con questa procedura abbiamo creato nel nostro studio “il paziente virtuale” che ci permette una discussione del piano di trattamento terapeutico (le cure da fare) con “il paziente reale” al nostro cospetto. Lo scanner serve anche per il controllo dell’igiene, per la valutazione di lesioni dello smalto, per individuare carie interprossimali . In pratica lo scanner intraorale è la porta d’ingresso a un ecosistema, che inevitabilmente coinvolge dentista, odontotecnico, igienista dentale ed assistente alla poltrona. Questo apparecchio è uno dei tanti dispositivi digitali di cui l’odontoiatra si avvale sempre più frequentemente. Il digitale è diventato irrinunciabile nella routine odontoiatrica contemporanea. Dalla TC Cone Beam, passando dallo scanner intraorale fino alla programmazione computer-guidata degli interventi implantari, la digitalizzazione aiuta l’odontoiatra ad essere sempre più preciso e accurato sia in fase diagnostica che di pianificazione degli interventi e delle terapie, con tutti i vantaggi che ne derivano per il paziente .
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